Prologo

Fai paura quando scrivi.

Questa frase, oltre a farmi sorridere, mi perseguita: mi è stata detta più volte, con giri di parole diversi, da persone diverse e in momenti diversi, ma non chiedetemi il perché. Forse la sintassi? Forse l’articolarsi dei discorsi? Non ne ho idea…so soltanto che fino a due anni fa, avendo 30kg di più, facevo paura in molte più occasioni.

Bla bla, bando alle ciance: come vi sarete accorti ho deciso di aprire un blog. Una decina di giorni fa stavo per scrivere un ennesimo papiro sul social di turno, in merito all’ennesima situazione “strana” capitatami…quando mi son fermato e ho pensato: “cazzo, perché su facebook”? Complici mille progetti senza capo nè coda in testa, complice un dominio stagnante da oltre un anno, ho preso la palla al balzo e deciso di mettere nero su bianco un qualcosa che servisse sia a promuovere ciò che faccio, sia a dire la mia su ciò che vivo.

Ho scelto di rendere il blog retroattivo [traduco: include già alcuni post, con data antecedente ad oggi, tratti sia dal mio profilo facebook che da flickr]. Ciò che invece sarà scritto in futuro, lo sarà in modo assolutamente irregolare e senza vincoli di modo/tempo: odio le scadenze in generale, non vedo perché dovrei impormene giusto qui. La piattaforma si basa su WordPress e un tema ottimizzato per tutte le risoluzioni, inclusi tablet e cellulari. Alla fine di ogni post, troverete uno spazio per condividere sui social ed uno per commentare [nota: potete farlo anche da social, i commenti vengono importati in automatico dal sistema].

Chi vi scrive fondamentalmente è un ignorante: parlerò di fotografia e mostrerò i miei scatti senza capirne granché di tecnica, parlerò di attualità senza guardare telegiornali, parlerò di musica senza avere anni di conservatorio alle spalle, e parlerò di tutto ciò che mi vorrà passare per la testa, che mi competa o meno. Insomma, il prototipo del rompicazzo perfetto.

Da oggi si parte con questo nuovo progetto. Forse è il primo progetto personale “serio” della mia vita, paradossalmente ad ora non sento questa esigenza impellente di bloggare…però scrivere fa parte della mia personalità. Di conseguenza, concentrare la maggior parte delle riflessioni in uno spazio tutto mio, piuttosto che dispensare stronzate in giro per il web, sembra una naturale evoluzione.

A chi avrà la voglia, buona lettura.

La mia firma!

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