CTRL+C si, CTRL+V no.

Alzi la mano chi non si è mai ispirato ad un qualcosa di più bello, più appagante o più completo.

Ritengo sia giusto, quasi obbligatorio, attingere da fonti esterne ed ammirare i lavori altrui, per far scattare quel paragone “involontario” che metta in moto la macchina del miglioramento e, conseguentemente, anche quella dell’emulazione “a fin di bene”. Che sia una composizione, una scelta in fase di scatto o di post-produzione, una curva, uno stile, un logo, un modo di comunicare. Ma anche una ricetta, un abbinamento di capi, un taglio di capelli…

Personalmente, trovo piacevole drogarmi di potenziali “punti d’arrivo” per stimolarmi e, allo stesso tempo, trasformarli in futuri punti di partenza. La ricerca della propria strada passa anche dal camminare su quella già percorsa da altri; magari di nascosto, per non destare troppo nell’occhio.

Credo però che, prima o poi, debba arrivare il momento in cui l’ispirazione vada di pari passo con le proprie idee, camminando con le proprie gambe e non abituandosi ad imitare le scelte di terzi, amatori o mostri sacri che siano; sarà pure comodo, sarà una scorciatoia per il paradiso, ma è un suicidio per la propria personalità ed i propri stimoli. Imitare sì, ispirarsi sì, copiare (nella sua accezione più discreta) sì, sì e sì: ma senza superare determinati limiti etici. Ricalcare NO, a meno che non lo si faccia nel privato e per scopi didattici…meglio evitare incomprensioni e/o potenziali danni alla propria immagine professionale, no eh?

Più ti avvicini a qualcuno, più ti esponi alle sue attenzioni: il rischio di fare figure di merda è sempre dietro l’angolo. :)

Salut!

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