Grande o piccola, la Bellezza non è soggettiva.

Riporto per intero una considerazione di mio pugno su Facebook, scritta poco fa:

‪#‎LaGrandeBellezza‬, pillole vere da Facebook:

– Meglio la corazzata potemkin
– Fa schifo
– Una cacata
– Una cacata a spruzzo
– Da bagno
– Me sto ad addormentà

Giusto per non farci dimenticare che il paese de “La Grande Bellezza” è lo stesso dei cinepanettoni e delle mirabolanti fiction di Gabriel Garko, dei Modà e del piccolo Lucio, dei Soliti Idioti e dei soliti idioti. Evito di citare mariedefilippi o grandifratelli per non risultare troppo mainstream (che poi sarebbe come sparare sulla croce rossa, ma vabbè).

A chi non ha compreso il film, un invito a riguardarlo in circostanze non televisive: un bel bluray per gustarsi la fotografia (fantastica sino ai titoli di coda), una stanza buia e silenziosa per immergersi a fondo nella storia e nell’atmosfera. Non è detto che lo comprendiate al secondo tentativo, sia chiaro, ma almeno ci avrete provato nella pienezza dell’esperienza visiva.

A chi reputa il film “una merda”, nulla da dire in quanto viene meno qualsiasi argomento.

LGB è un film imperfetto, complicato, a tratti un macigno. Decisamente non “da botteghino”, figuriamoci da dare in pasto allo stesso mezzo che appena 24h prima trasmetteva contenuti di tutt’altro livello. Attenzione però a non fare confusione: la merda non è il film, bensì il mondo che esso racconta. Un mondo “bello” e da ammirare da lontano, in quanto puzza di merda lontano 4 chilometri.

PS: per i reggini, sostituire “merda” con “spazzatura”…magari il discorso risulta più facile da comprendere!

Criticare è diritto di tutti, finché non si rasenta la minchiata.

Lì parliamo di doveri, e tacere è uno di quelli.

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