“Siamo amici!”

Lunedì, voglia di buttar giù due righe sulle brutte abitudini di Facebook.

Considerati i miei settori di competenza (fotografia, immagine, ecc.), ricevo spesso richieste di amicizia da parte di persone mai viste, mai sentite o mai conosciute. Da un po’ di tempo a questa parte, pertanto, è mia abitudine “presentarmi” sulle rispettive bacheche, con un saluto e un link alla mia pagina di Flickr. [NDR: nel Mulino che vorrei, dovrebbe essere il contrario…ma vabbè!]

Perché tutto ciò? Semplice educazione. :)

Sai com’è: immagina di invitare qualcuno in casa tua, pur non avendolo mai visto/conosciuto…e lasciare ad esso la porta aperta, per concedergli di entrare in qualsiasi momento. Se tu fossi quel qualcuno…non diresti “è permesso?”, non descriveresti la tua persona? Ecco: il mio saluto in bacheca è il mio “Permesso?”, il riferimento a Flickr è la mia presentazione di rito. Perché io, nella vita, mi occupo di fotografia…e Flickr è la mia cantina, il mio spazio espositivo.

Mi dispiace, pertanto, constatare che la cosa abbia irritato qualche mio contatto a TAL PUNTO da cancellare (!) il mio messaggio. Come se, durante la tua presentazione in casa altrui (vedi sopra), fossi travolto dalla musica a palla.

Di spam non si tratta: io non ti cerco, sei tu che cerchi me (ed i motivi, li conosci solo tu)…è questa la sottile differenza! Nessuno ti obbliga ad interagire con i nuovi contatti, per carità, ma ritorno sempre ai soliti discorsi…perché non utilizzare il tasto “Segui”? E’ il modo più discreto per seguire le attività pubbliche di una persona (o fare i lurker in modo intelligente, per dirla spicciola).

Ai signori dal bianchetto facile, porgo una domanda: è più fastidioso ritrovarsi un link in bacheca, o uno sconosciuto in casa che non fa nulla per presentarsi? [NDR: non saprei indicarvi il più fastidioso, ma sicuramente il più maleducato.]

“ciao! :)”
Ditti

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